Cosa è Forest Bathing (Shinrin-Yoku)?
Shinrin-Yoku significa, letteralmente, “immergersi nell’atmosfera della foresta”, “portare dentro la foresta”. In italiano potremmo tradurla con “bagno di foresta”, anche se in Italia abbiamo molti più boschi che foreste (intese come ambienti pristini e vergini, mai toccati dall’uomo), per cui spesso quando lavoro in Italia parlo più propriamente di “bagno di bosco”.
Si usa spesso il termine giapponese Shinrin-Yoku al posto della sua traduzione “Forest Bathing” o “Bagno di foresta”, perché è proprio in Giappone che questa pratica ha ricevuto validazione scientifica. Qui un programma governativo di sviluppo della cosiddetta “Medicina Forestale” ha infatti preso piede a partire dagli anni ’80 ed è culminato in numerose ricerche medico-scientifiche che hanno dimostrato l’impatto positivo dello Shinrin-Yoku sul benessere delle persone. Fra gli effetti benefici infatti troviamo:
- Aumento delle cellule Natural Killer (che sopprimono la crescita dei tumori)
- Aumento delle immunoglobuline salivari (indicatori della forza del nostro sistema immunitario)
- Riduzione cortisolo salivare (l’ormone cosiddetto “dello stress”, quando i suoi livelli sono alti per lungo tempo)
- Riduzione pressione e battito cardiaco
- Riduzione stress e depressione
- Attivazione sistema nervoso parasimpatico (connesso a sensazioni di benessere e rilassamento) e riduzione attività sistema nervoso simpatico (connesso allo stato di attivazione e allerta)
- Miglioramento dell’umore
- Aumento della percezione di benessere
Perchè questi effetti si manifestino, però, non è sufficiente farsi una passeggiata nel bosco o in un parco. Tutto dipende dalla qualità della tua attenzione e dalla presenza mentale che dedichi a questa attività, oltre che dal tempo dedicato a un’autentica immersione.
Proprio per questo è nato il mio percorso di formazione per Forest Ambassadors (QUI trovi la descrizione di uno dei miei corsi annuali): per imparare a guidare esperienze di Bagno di Foresta e connessione profonda con la natura, che aiutino le persone a entrare in uno stato di percezione in cui rigenerarsi completamente, e attingere ai numerosi benefici che la mindfulness, lo Yoga degli Alberi e lo zen in connessione con la natura offrono.
Cosa non è il Forest Bathing (Shinrin-Yoku)
Spesso sento chiamare “Forest Bathing” esperienze che non c’entrano proprio nulla.
Fare un Bagno di Bosco non è fare una passeggiata o un trekking nel bosco. Non è guardare le violette e sentirsi romantici. O mangiare un panino in cima alla vetta mentre ammiro il panorama e faccio una foto col cellulare. In questo caso possiamo parlare di connessione con la Natura, ma resta uno stato transitorio, superficiale, incapace di generare cambiamenti a lungo termine nella nostra biologia, nel nostro mindset e nella nostra etica.
Il Forest Bathing è un’esperienza di ascolto e immersione sensoriale profonda nell’atmosfera della foresta, grazie alla quale cambiamo completamente il nostro stato di percezione e consapevolezza, e si attivano risposte a livello biologico, neurofisiologico e psicologico che trasformano letteralmente il nostro corpo, la nostra sensazione di noi stessi e della vita intorno a noi.
Cosa è “connessione profonda con la natura”
Quando viviamo questo stato espanso di coscienza, in cui il pensiero si ferma e sprofondiamo nella percezione di unità dentro-fuori, possiamo dire che stiamo facendo un’esperienza di “connessione profonda con la natura”, per indicare un vissuto che trasforma completamente il nostro modo di vivere e sentire il mondo e la natura, cui tutti noi apparteniamo.
Grazie al Bagno di Bosco e alle altre pratiche di connessione con la natura (come ad esempio lo Yoga degli Alberi, o Pratica Arborea, che io insegno nel mio percorso di formazione per Forest Coach®), torniamo a sentirci vivi in un tessuto vivente di relazioni che avvolge la Terra, e in cui siamo sempre immersi, anche quando non ci pensiamo.
Quello che senti determina ciò che sei. Quello che sei determina ciò che pensi. Quello che pensi determina ciò che fai. Quindi, in ultima analisi, quello che senti determina ciò che fai.
DIANA TEDOLDI
Il risveglio di questa sensibilità originaria è alla base di tutti i miei workshop. Oggi infatti lo stile di vita urbano, prevalentemente sedentario e indoor, spegne la vitalità dei nostri sensi, costretti alla luce artificiale, all’aria inquinata e alla povertà olfattiva (a volte addirittura aggressiva ed offensiva) dei nostri spazi di vita e lavoro quotidiano.
Quando siamo in natura, la pluristimolazione sensoriale che ne traiamo va a determinare maggiore ricchezza di connessioni sinaptiche nel nostro cervello. Le neuroscienze ci insegnano infatti che gli schemi di funzionamento del nostro cervello sono determinati da quello che i nostri sensi percepiscono.
Brain patterning happens over sensory input.
JON YOUNG
Più la nostra vita sensoriale è ricca, più il nostro cervello sviluppa capacità creativa e di problem solving.
Se fai una vera esperienza di Bagno di Bosco, non puoi più concepire il Bosco come prima.
Lo senti parte di te, e tu ti senti parte del bosco, e in questa riconquistata connessione nasce il sentimento di Biofilia, quel senso di affiliazione e appartenenza al mondo naturale che condividiamo con tutti gli altri esseri viventi.
Come quando ci innamoriamo di una persona vogliamo fare di tutto per il suo bene, innamorandoci della Natura e della sua bellezza desideriamo fare di tutto per proteggerla, rispettarla e garantire la sua vita. Questa è Biofilia.
Oggi gli scienziati parlano di sesta grande estinzione di massa, con la quale migliaia di specie ogni anno si estinguono per via dei cambiamenti climatici provocati dalle attività umane.
La mia missione è aiutare le persone a riattivare la propria biofilia attraverso esperienze di connessione profonda con la Natura, condividendo le pratiche che coltivo consapevolmente da oltre 25 anni, ma che in realtà fanno parte di me sin da quando ero piccola.
Leggi di più su di me e sul percorso che mi ha portato a fondare la Nature Coaching Academy in questo articolo.
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