Nel mio precedente articolo ho parlato dell’iniziativa di Conservation International “Nature is speaking”, commentando il bellissimo video con in sottofondo la voce di Julia Roberts che interpreta Madre Natura.
Di questi video ne esistono altri dieci, perciò ho pensato di creare una piccola rubrica dedicata a tutti questi filmati, con lo scopo di conoscere anche le vostre reazioni e di aiutarmi a diffonderli.
Il video di oggi
Il video che ho scelto per oggi è quello di Reese Witherspoon, in cui lei interpreta Home, casa.
Cos’altro non è la Terra, se non casa nostra? Il video è infatti intitolato “Reese Witherspoon is Home”, e qualcuno, prima di vederlo potrebbe pensare che lei interpreti una casa nel senso stretto del termine, quelle mura in cui viviamo quotidianamente. Ma il termine casa ha un significato molto più ampio.
Pensateci anche voi: quelle mura esistono grazie alla vera casa, la Terra, che ci fornisce ogni giorno tutto ciò che ci serve per creare le nostre di “case”. Dal suo suolo tiriamo fuori l’argilla e la sabbia, con cui costruiamo i mattoni o il cemento per le mura. Dai suoi fiumi otteniamo l’acqua che usiamo per cucinare e lavarci. Osservando la sua natura, abbiamo imparato a creare il fuoco, con cui ci scaldiamo. Grazie alla sua aria, respiriamo.
Cos’è casa?
Forse dovremmo dare più peso alle parole. Vedendo questo video per me il significato di casa ha assunto un valore aggiunto. Casa non è soltanto il posto in cui viviamo con la nostra famiglia, ma è anche il mare dove ogni anno ci rifugiamo per sfuggire allo stress cittadino, i parchi dove ci alleniamo per tenerci in forma o dove passeggiamo con i nostri cani.
Perciò mi chiedo, perché lo stesso tempo che dedichiamo alla cura della nostra casa, pulendone i pavimenti o spolverandone le superfici, non lo dedichiamo anche alla premura verso la nostra vera casa? Quella che veramente ci permette di vivere?
Il greco antico forse può aiutarmi nell’esprimere questo semplice concetto. La parola ecologia , ossia lo studio degli ambienti naturali e delle relazioni tra chi li popola, deriva dalla parola οἶκος, che letteralmente significa “casa”. Si sa, gli antichi greci pur essendo vissuti migliaia di anni fa, erano già un passo avanti.
Che ruolo abbiamo sulla Terra
“Sono casa vostra. Se non vi prendete cura di me, io no posso prendermi cura di voi” .
Questo dice Reese Witherspoon nel video, ed è vero. Noi ci crediamo padroni della Terra, ma dei buoni padroni di casa non si occupano forse di tenerla accogliente e pulita per gli ospiti? Quindi forse, non siamo padroni, siamo ospiti.
Ma degli ospiti educati, non sporcherebbero il luogo in cui sono stati invitati a passare il loro tempo, giusto?
Quindi cosa siamo esattamente noi uomini per la Terra? E cosa vuoi essere tu, per Lei?
La mia riflessione
Io ci sto pensando, e anche molte altre persone. E sinceramente questi pensieri mi mettono molta angoscia. Il pensiero che tra 50 anni i miei figli potrebbero conoscere un mondo completamente diverso, mi fa paura. Vado in ansia quando penso che l’acqua sta finendo, e chissà che situazioni geopolitiche si potranno creare in futuro per questo motivo.
E non sono l’unica. È da tempo che si parla ormai di eco-ansia (Diana ha prodotto un webinar dedicato a questo tema, che trovi QUI), eco-grief, considerati dagli psicologi dei disturbi causati dalla paura che l’ambiente, la natura sia ormai al capolinea. Quindi cerco sempre di fare qualcosa nel mio piccolo. Ne ho parlato nel primo articolo che ho scritto per questo blog, Young and Green, che potete leggere cliccando qui.
E’ così che si comincia, cercando di fare qualcosa noi, prima di aspettare che siano le istituzioni a prendere provvedimenti – e sappiamo quanto siano lente.
Agire fin da subito
Ma in quanti siamo a fare qualcosa? Tanti, pochi, chi lo sa? Nessuno prende mai sul serio il problema dell’inquinamento, o della plastica nel mare. I telegiornali ne parlano quotidianamente, eppure in giro le persone dicono che non ci credono, che queste siano preoccupazioni inutili, perché tanto “non è così grave come dicono”. Lo credono davvero, o è solo un modo di giustificarsi o di difendersi da pensieri troppo dolorosi per essere considerati? Io non lo so, ma credo nell’umanità: possiamo veramente fare qualcosa per salvare la Terra e salvare noi stessi. Ma dobbiamo agire ora. Gli scienziati affermano che abbiamo solo 10 anni per scongiurare il peggio. Se entro il 2030 non avremo bloccato le emissioni di gas serra, possiamo aspettarci un futuro fuori controllo, dove molto rapidamente potrebbero scomparire le condizioni che permettono la vita sul pianeta come l’abbiamo finora conosciuta.
Cosa possiamo fare concretamente
Combattere contro lo scetticismo.
C’è ancora chi non crede al cambiamento climatico (ormai è contro solo chi è legato alle lobby del carbone, del petrolio e della chimica). Per questo, è importante avere informazioni accurate e corrette in merito alla crisi climatica. Se comprendi l’inglese, segui Conservation International, che rilascia una newsletter settimanale con molte informazioni utili e molte notizie incoraggianti e ispiranti sulla Natura e sui progetti di conservazione in tutto il mondo. In lingua italiana ti consiglio di seguire Lifegate che divulga continuamente informazioni aggiornate sull’ambiente, e anche Legambiente e la Lipu, di cui qui siamo tutti grandi fan e sostenitori! Guarda questo bellissimo video che testimonia il rilascio di un gufo reale nel Parco dell’Adamello Brenta! Non oso immaginare l’emozione di questo momento.
Cambia le tue abitudini
Guarda il video “Cinque azioni per cambiare il mondo” e scopri i molti volti della crisi climatica, insieme con cinque azioni chiave che puoi fare anche tu, da subito, per aiutare il nostro pianeta a rigenerarsi.
Cambia le tue abitudini più nocive per l’ambiente, per coltivare motivazione e vivere in modo meno passivo le notizie negative sullo stato di salute della Terra. Il modo migliore per sconfiggere il senso di impotenza e di sopraffazione che ti può cogliere sentendo le notizie inerenti alla crisi climatica, è proprio quello di fare qualcosa in prima persona, per coltivare la consapevolezza che tu non stai contribuendo al disastro ecologico. Se lo facciamo tutti, ognuno per la propria parte di possibilità, riusciremo a lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato.
Riscopri la tua connessione con la natura.
Dedicati tempo di qualità per fare sport all’aria aperta (ora nel Lockdown Fase 2 è possibile uscire per fare sport, anche oltre i 200 mt da casa propria!). Scopri il piacere della mindfulness in connessione con la natura (QUI puoi scaricare un’audio a cura di Diana con cui ti guida in una meditazione camminata, da fare in un giardino, un parco o qualunque altro ambiente naturale che ti sia accessibile).
Segui il nostro corso gratuito “Primitivo in sette giorni”. Iscrivendoti al corso verrai anche aggiornato su tutte le nostre prossime iniziative, sia di persona (appena decadrà il distanziamento sociale legato all’emergenza sanitaria) sia online. Molte sono gratuite e spero vorrai partecipare!
I video della serie “Nature is speaking” mi fanno sempre riflettere, creano in me un groviglio di sensazioni che mi fanno scrivere a raffica tutto quello che sento e che provo. Sarei curiosa di sapere che effetto fanno a te. Hai voglia di condividere una parola simbolica, nei commenti qui sotto?
In che modo questo articolo ti tocca? Ti anima? Ti emoziona? Ti fa venire voglia di agire? Per me è importante sapere come queste riflessioni impattano chi legge. Grazie se vorrai condividerlo, nei commenti qui sotto.
Al prossimo video!